Benvenuti, nell’articolo qui sotto vi parlo del gorilla trekking fatto in Uganda, nel Parco Nazionale della Foresta Impenetrabile di Bwindi visitata nel corso del viaggio “East African Safari” effettuato con Avventure nel Mondo nei mesi di settembre/ottobre 2019.
Gorilla trekking, un’esperienza indimenticabile
Una delle giornate fondamentali del viaggio East African Safari è sicuramente il giorno del gorilla trekking in Uganda, nel Parco Nazionale della Foresta Impenetrabile di Bwindi.
L’avventura di immergersi in questa giungla densa e misteriosa per incontrare i maestosi gorilla di montagna è un’esperienza che lascia un segno indelebile.
Visto il costo dell’escursione, che nel 2019 superava i 600 dollari, la prima cosa che voglio dire è che questa è stata una delle esperienze naturalistiche più affascinanti che abbia mai vissuto.
La possibilità di osservare da vicino queste creature straordinarie, che condividono con noi il 98% del DNA, giustifica ampiamente l’investimento.
Ogni dollaro speso contribuisce non solo a vivere un momento irripetibile, ma anche a sostenere i programmi di conservazione che proteggono questi gorilla minacciati dall’estinzione.
Pertanto, a mio parere, sono soldi ben spesi per un’esperienza che unisce emozione, avventura e un profondo rispetto per la natura.
Gorilla trekking: si parte all’alba
Per questo gorilla trekking siamo partiti intorno alle 6:00 del mattino, “colazionati” e pieni di entusiasmo, da Kisoro in Uganda.
Dovevamo essere al gate di partenza del parco prima delle 8:00, per registrare il nostro arrivo.
Poiché i gorilla di montagna sono una specie in via di estinzione, il turismo deve essere attentamente gestito e gli ingressi limitati.
Nel 2019 venivano concessi solo 72 permessi al giorno e i gruppi potevano essere composti al massimo da otto visitatori, autorizzati a seguire una famiglia di gorilla per un’ora o poco più.
Questo sistema garantisce che l’impatto umano sia ridotto al minimo, permettendo agli animali di vivere il più indisturbati possibile.
Partecipare a questa esperienza non è solo un privilegio, ma anche un’opportunità per contribuire alla conservazione di queste magnifiche creature.
La nostra escursione è stata non solo un’avventura incredibile, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza di proteggere la biodiversità del nostro pianeta.
Il trasferimento al visitor Center
Il trasferimento si è snodato attraverso un mosaico di colline ricoperte di piantagioni di tè e caffè, creando un panorama pittoresco che sembrava uscito da una cartolina.
Attraversando villaggi rurali, abbiamo avuto un assaggio della vita quotidiana degli abitanti locali, con bambini che giocavano nei campi e contadini che lavoravano con dedizione le loro terre.
La vegetazione tropicale lussureggiante ci avvolgeva, con una sinfonia di colori e profumi che risvegliava i sensi.
Ogni curva della strada svelava paesaggi incontaminati, dove la natura regna sovrana, offrendo scorci di una bellezza autentica e selvaggia.
Questo tragitto non è stato solo un semplice trasferimento, ma un viaggio immersivo attraverso l’anima verde e vibrante dell’Uganda, rendendo ogni chilometro un’esperienza indimenticabile.
Il briefing con i Rangers
Abbiamo aspettato gli ultimi trekker e, quindi, con un po’ di ritardo è iniziato il briefing tenuto da uno dei responsabili della struttura.
Ci ha spiegato con attenzione le regole a cui attenerci per proteggere i gorilla dalle malattie e il comportamento da tenere in loro presenza, affinché la nostra visita non li disturbasse eccessivamente.
Era fondamentale evitare qualsiasi comportamento inappropriato che potesse stressare questi animali.
Al termine del briefing, a ogni gruppo di turisti è stata assegnata una famiglia di gorilla. La nostra famiglia si chiamava Bweza e così siamo diventati lo “Bweza Group”.
La sensazione di responsabilità e privilegio che provavamo nel sapere che avremmo interagito con queste creature straordinarie ci ha accompagnato durante tutta l’escursione, rendendo l’esperienza ancora più significativa.
L’ingresso nella maestosa foresta pluviale di Bwindi
Nel primo tratto di cammino, mentre ci avvicinavamo alla foresta più fitta, abbiamo incrociato gli abitanti locali intenti nelle loro attività quotidiane, un quadro vivente di tradizioni e semplicità che arricchiva la nostra esperienza.
Poi, l’ambiente ha iniziato a trasformarsi e siamo entrati nella maestosa foresta pluviale tropicale di Bwindi, un ecosistema che si ritiene abbia più di 25.000 anni.
Questo luogo antico, dichiarato sito patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1994, è rinomato per la sua incredibile biodiversità.
Ogni passo dentro la foresta ci immergeva sempre più in un mondo primordiale, dove la vegetazione lussureggiante e i suoni della natura ci avvolgevano completamente, preparandoci all’incontro con i gorilla di montagna, custodi di questo straordinario santuario naturale.
Qualche difficoltà per la pioggia dei giorni precedenti
Oltre al bastone da passeggio fornito gratuitamente, ci è stato consigliato di portare molta acqua e qualche snack, poiché il trekking è faticoso e può richiedere anche ore a seconda dei movimenti dei gorilla.
La lunch box, l’abbiamo lasciata quasi tutti sulla jeep, ma gli snack sono stati fondamentali per mantenere le energie. Il percorso si snodava attraverso una foresta che a tratti era davvero fittissima e impenetrabile.
Le guide, seguendo le tracce dei gorilla, e i ranger, garantendo la nostra sicurezza, si aprivano la strada con il machete.
Nel nostro caso, camminare non è stato affatto semplice: si scivolava spesso, il terreno era fangoso a causa delle frequenti piogge del periodo, e i tratti accidentati e ripidi rendevano il percorso impegnativo, non adatto a tutti.
È stato provvidenziale aver portato guanti da giardino per proteggere le mani, poiché ci siamo trovati spesso a doverci aggrappare alla vegetazione per mantenerci in equilibrio.
Questa preparazione e i consigli delle guide hanno reso il trekking un’avventura entusiasmante e sicura, nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino.
Le nostre guide sono state davvero cordiali e professionali, facendo un grande sforzo nei tratti più difficili nell’aiutare qualcuno di noi che altrimenti non sarebbe riuscito a portare a termine il trek.
Il Parco Nazionale della Foresta Impenetrabile di Bwindi ospita in completa libertà più della metà dei circa 600 Gorilla di Montagna rimasti sulla terra. Ho trovato in rete che qui ci sono più di 35 gruppi di gorilla noti, 15 dei quali sono quelli coinvolti ed ormai abituati ai gorilla trekking.
Un’ora con i gorilla di montagna
Nonostante l’esiguo numero, quasi sempre le guide riescono a raggiungerli.
Durante il trek, si percepisce che conoscono il territorio occupato dalle famiglie di gorilla e i luoghi dove è probabile trovarli impegnati a mangiare.
Questi gorilla sono esemplari “abituati” alla presenza dei turisti e generalmente non fuggono.
Come dicevo, il loro territorio è più o meno definito, ma nulla si dà per scontato.
Le guide, esperte e attente, monitorano costantemente i movimenti degli animali, aggiornando le loro informazioni attraverso osservazioni quotidiane e contatti con altri ranger.
Così, l’individuazione dei gorilla è praticamente garantita.
Al massimo, se si è particolarmente sfortunati, si corre il rischio di dover tornare il giorno dopo.
Tuttavia, la pazienza viene quasi sempre premiata, regalando ai visitatori un’esperienza indimenticabile a stretto contatto con queste magnifiche creature nel loro habitat naturale.
L’incontro con i gorilla
Nel momento in cui ci siamo trovati faccia a faccia con i gorilla, guidati dai ranger che ci hanno mostrato come gestirsi e comportarsi mentre ci si trovava con loro, siamo stati ampiamente ripagati della fatica fatta.
Trascorrere un’ora osservandoli è stato un privilegio indescrivibile: quei loro atteggiamenti ed espressioni quasi umane, a volte commoventi, ci hanno toccato profondamente.
Fotografandoli, abbiamo catturato momenti di straordinaria bellezza e intimità.
Vedere il comportamento dei piccoli gorilla, così curiosi e giocosi, delle mamme protettive e, soprattutto, del maestoso “Silverback” – il dominante del gruppo – nel loro habitat naturale, ci ha regalato emozioni indimenticabili.
Ogni gesto, ogni sguardo, ogni interazione ha svelato la complessità e la profondità delle relazioni sociali di questi animali straordinari, lasciandoci con un senso di meraviglia e gratitudine per aver potuto vivere un’esperienza così autentica e toccante.
Una giornata di grandi emozioni
Se qualsiasi disagio è stato rapidamente dimenticato, sicuramente rimarranno in noi, indelebili nel tempo, le emozioni vissute nella giornata del nostro gorilla trek nel Parco Nazionale della Foresta Impenetrabile di Bwindi.
Ogni passo nel cuore di questa foresta affascinante e selvaggia ci ha avvicinati a un’avventura unica, dove la fatica e le sfide del percorso sono state ampiamente ricompensate dalla meraviglia di trovarci a stretto contatto con i gorilla di montagna.
Le sensazioni provate – dall’attesa carica di adrenalina all’incontro ravvicinato con queste creature maestose – hanno creato ricordi vividi e duraturi.
Ogni sguardo, ogni gesto dei gorilla ci ha trasmesso un profondo senso di connessione con la natura, facendoci sentire parte di un mondo più grande e affascinante.
La bellezza incontaminata del Bwindi, con la sua flora rigogliosa e la ricca biodiversità, ha aggiunto una dimensione magica a questa esperienza, rendendola un capitolo indimenticabile della nostra vita.
La presentazione su Youtube, un’enorme grazie agli amici che vorranno iscriversi al canale
Qui sotto l’articolo pubblicato su Adobe Creative Cloud Express
Ho pubblicato un altro articolo sul viaggio East African Safari: East African Safari, la grande traversata.
corrado vanzini said on
Veramente “Grandi Avventure” !!!