Benvenuti, nell’articolo qui sotto vi parlo della visita all’ Amber Fort di Jaipur avvenuta nel corso del viaggio “Rajasthan” effettuato con Avventure nel Mondo nel marzo 2018.
L’Amber Fort
L’imponente figura dell’Amber Fort, noto anche come Forte dell’Ambra per il suo caratteristico colore arancio-giallo, ben raffigura il glorioso retaggio dei Maharaja del Rajasthan.
Questo capolavoro architettonico, che incanta i visitatori con la sua magnificenza, è un simbolo duraturo della potenza e della ricchezza di una dinastia che ha saputo coniugare abilmente elementi di architettura hindu e musulmana.
Costruito nell’arco di 138 anni durante il regno di vari re, il forte è una testimonianza vivente della dedizione e della maestria dei suoi creatori.
Situato nella pittoresca cittadina di Amer, a soli 11 km da Jaipur, l’Amber Fort non è solo un’attrazione turistica, ma anche un rifugio spirituale, grazie al Tempio di Shila Devi al suo interno.
Ogni angolo del forte, dalle sontuose sale alle intricate decorazioni murali, narra storie di battaglie, leggende e tradizioni, rendendo la visita un’esperienza immersiva nel cuore della storia e della cultura del Rajasthan.
Dove si fondono armoniosamente due tradizioni artistiche
L’Amber Fort è un’affascinante miscela di architettura indù e musulmana, che riflette lo stile e la visione dei suoi vari costruttori.
Questo monumento storico è rinomato per la sua straordinaria architettura, che fonde armoniosamente due tradizioni artistiche, creando un insieme unico e suggestivo.
Gli intricati intagli che adornano le pareti e i soffitti sono testimoni della maestria degli artigiani dell’epoca, mentre i lavori in pietra e gli specchi incastonati nelle superfici raccontano storie di lusso e raffinatezza.
Camminando attraverso le sue maestose sale, come la scintillante Sheesh Mahal o Sala degli Specchi, si rimane affascinati dalla brillantezza delle migliaia di specchietti che riflettono la luce in una danza di bagliori.
Ogni dettaglio, dai motivi floreali agli intricati arabeschi, rivela un’attenzione maniacale alla bellezza e alla perfezione, facendo dell’Amber Fort un gioiello architettonico che continua a incantare visitatori da tutto il mondo.
Gli elefanti dell’Amber Fort
Una delle esperienze più caratteristiche della visita allo splendido Amber Fort è la possibilità di cavalcare un elefante su per la collina fino all’ingresso principale.
Questi maestosi animali, ornati con motivi tradizionali e colori vivaci, trasportano i visitatori lungo il ripido pendio in un viaggio di circa 20 minuti, offrendo una prospettiva unica del paesaggio circostante.
La salita all’Amber Fort sull’elefante è un’esperienza unica nel suo genere, evocativa di tempi antichi, ma è fondamentale arrivare presto per garantirsi un posto.
Purtroppo, noi siamo arrivati tardi e ci siamo trovati di fronte a una lunga fila che prevedeva un paio d’ore d’attesa sotto il sole cocente, un tempo d’attesa che la nostra tabella di marcia non ci avrebbe permesso.
Tuttavia, per i fotografi è stato un vantaggio: abbiamo potuto esplorare l’area a piedi, scattando foto uniche degli elefanti e dei visitatori, catturando l’essenza vibrante e autentica di questo affascinante sito storico.
In fondo, l’attesa mancata ci ha regalato l’opportunità di osservare il forte da diverse angolazioni, arricchendo la nostra esperienza visiva e culturale.
Iniziative hanno portato a un ripensamento delle tradizioni
Diversi gruppi d’opinione hanno sollevato preoccupazioni per quanto riguarda l’uso degli elefanti per trasportare i turisti, ritenendolo disumano e contrario al benessere animale.
Questa crescente consapevolezza ha avuto un impatto significativo, tanto che dal 2012 non si tiene più il famoso Festival degli elefanti di Jaipur, tradizionalmente previsto ogni anno alla vigilia dell’Holi.
La pressione esercitata dai gruppi per i diritti degli animali è stata decisiva, mettendo in luce le condizioni stressanti e spesso crudeli a cui questi maestosi animali erano sottoposti.
Gli attivisti hanno espresso preoccupazione non solo per l’intenso sfruttamento, ma anche per l’uso di polveri tossiche colorate che coprivano gli elefanti durante le celebrazioni, mettendo a rischio la loro salute.
Queste iniziative hanno portato a un ripensamento delle tradizioni, spingendo verso pratiche più etiche e sostenibili che rispettano la dignità e il benessere degli elefanti, promuovendo al contempo una maggiore sensibilità tra i visitatori e la comunità locale.
Un nuovo approccio a tutela della salute degli elefanti
Ci sono circa 80 elefanti impiegati per trasportare fino a 900 visitatori al giorno all’Amber Fort.
Per garantire il benessere di questi magnifici animali, è stato introdotto un limite rigoroso al numero totale di viaggi che ogni elefante può effettuare in un giorno.
Questa misura è stata adottata per evitare il sovraccarico di lavoro e ridurre ogni forma di crudeltà nei loro confronti.
Ogni elefante può compiere un massimo di quattro viaggi al mattino, permettendo loro di avere adeguate pause di riposo e alleviando la fatica.
Questo approccio non solo tutela la salute degli elefanti, ma promuove anche una maggiore consapevolezza tra i visitatori sull’importanza del rispetto e della protezione degli animali.
La limitazione dei viaggi quotidiani rappresenta un passo significativo verso pratiche turistiche più etiche, garantendo che l’esperienza rimanga sostenibile e rispettosa del benessere degli elefanti, preservando al contempo una tradizione culturale affascinante.
E’ consentito un percorso unidirezionale
Le corse in elefante all’Amber Fort si svolgono esclusivamente in una direzione, portando i visitatori dal parcheggio per le auto al cortile principale del forte.
Questo percorso unidirezionale è stato progettato per minimizzare lo stress sugli elefanti, consentendo loro di svolgere il tragitto senza la fatica aggiuntiva di viaggi di ritorno.
Durante questo breve ma suggestivo tragitto, i visitatori possono godere di una vista panoramica unica del paesaggio circostante, apprezzando la bellezza del forte che si staglia maestosamente all’orizzonte.
Questa esperienza non solo arricchisce la visita al forte, ma mantiene anche un equilibrio tra tradizione e rispetto per gli animali.
La gestione attenta del percorso e la cura posta nel benessere degli elefanti dimostrano un impegno concreto verso pratiche turistiche più etiche e sostenibili, offrendo ai visitatori un modo autentico e rispettoso di immergersi nella storia e nella cultura del Rajasthan.
E’ auspicabile una maggiore sensibilizzazione riguardo al benessere degli animali
Il governo di Jaipur si impegna a garantire che gli elefanti utilizzati per le corse siano sani, eseguendo ispezioni di routine per monitorare il loro benessere.
Tuttavia, nonostante questi sforzi, le condizioni non sono ancora perfette.
Alcuni conducenti possono essere aggressivi verso gli elefanti, utilizzando metodi crudeli per controllarli, e il caldo estivo rappresenta una vera e propria sfida, mettendo a dura prova la resistenza di questi animali.
L’atteggiamento verso gli animali in India non riflette ancora pienamente gli standard di compassione e cura che sono più diffusi in Occidente.
Questo divario culturale evidenzia la necessità di ulteriori miglioramenti e una maggiore sensibilizzazione riguardo al benessere degli animali.
È essenziale continuare a educare e promuovere pratiche più umane, affinché il rispetto per questi magnifici elefanti diventi una priorità, non solo per il governo, ma anche per la comunità locale e i visitatori.
Solo attraverso un cambiamento collettivo e un impegno costante si potrà assicurare un futuro migliore e più dignitoso per questi preziosi animali.
Qui sotto l’articolo pubblicato su Adobe Creative Cloud Express
Ho pubblicato altri articoli su viaggi in India: Orissa: i tatuaggi delle donne Kondh, Varanasi, il cuore spirituale dell’India, India, Orissa, Chandrabhaga, India, tra spiritualità e folklore, Hornbill Festival, il Festival dei Festival, I Konyak, gli ultimi tagliatori di teste
Mara fantin said on
Sono contraria la loro utilizzo. Come dicevi tu con il caldo soffriranno le pene dell’inferno. Ed anche l’abitudine di colorarli con polveri tossiche non va bene. Sono le stesse polveri utilizzate per l’Holi. Anche qui le trovo dannose.