Benvenuti, nell’articolo qui sotto vi parlo della visita ai Sequoia e Kings Canyon National Parks avvenuta nel corso del viaggio negli Stati Uniti “Farwest Breve” effettuato con Avventure nel Mondo nell’agosto 2014.
I Parchi Nazionali Americani
I parchi nazionali americani sono caratterizzati da un’incredibile bellezza e varietà paesaggistica. Offrono ai visitatori la possibilità di scoprire panorami spettacolari, dai Canyons di roccia rossa alle vallate sconfinate, dalle montagne innevate ai deserti aridi, passando per foreste pluviali, geyser e laghi cristallini. I parchi nazionali americani sono anche ricchi di fauna e flora, offrendo la possibilità di osservare molte specie animali e vegetali, molte delle quali sono uniche per la regione in cui si trovano. Esplorare questi parchi significa immergersi in un mosaico di ecosistemi diversi, ciascuno con le proprie caratteristiche distintive e uniche.
In generale, i parchi nazionali americani offrono quindi ai visitatori la possibilità di immergersi nella natura selvaggia e di godere di alcuni dei paesaggi più spettacolari al mondo. Essi rappresentano anche una grande opportunità per esplorare la storia e la cultura americana, grazie ai molti siti storici e monumenti presenti in questi parchi. Ad esempio, il Parco Nazionale di Yellowstone, il primo parco nazionale del mondo, non solo incanta con le sue meraviglie geotermiche, ma racconta anche una storia geologica e culturale che risale a migliaia di anni fa. Allo stesso modo, il Parco Nazionale di Yosemite non solo stupisce con le sue formazioni granitiche e cascate mozzafiato, ma conserva anche la memoria delle popolazioni indigene che lo hanno abitato per secoli.
Non è quindi sorprendente che siano tra le destinazioni turistiche più popolari negli Stati Uniti. Ogni anno, milioni di persone provenienti da tutto il mondo visitano questi parchi per vivere avventure all’aria aperta, fare escursioni, campeggiare sotto le stelle e scattare fotografie indimenticabili. Inoltre, i parchi nazionali promuovono la conservazione dell’ambiente e l’educazione, sensibilizzando i visitatori sull’importanza di proteggere questi tesori naturali per le generazioni future. Essi sono, in definitiva, non solo un patrimonio naturale, ma anche un simbolo del legame profondo tra l’uomo e la natura.
Il Sequoia National Park
Il Sequoia National Park è un parco nazionale con un’estensione di 1.635,14 miglia quadrate situato nelle montagne della Sierra Nevada meridionale, a est di Visalia, in California. Istituito nel 1890, il secondo parco nazionale degli Stati Uniti dopo il Parco Nazionale di Yellowstone, è posto a sud del contiguo Parco Nazionale di Kings Canyon e dal 1984 i due parchi sono gestiti dal National Park Service come fossero un’unica unità, chiamata Sequoia and Kings Canyon National Parks. Nel 1976, l’UNESCO ha designato l’area come Riserva della Biosfera di Sequoia-Kings Canyon Biosphere Reserve.
Al suo interno contiene il Monte Whitney, il monte più alto degli Stati Uniti escludendo l’Alaska e le Hawaii con una quota di 4.421 metri sul livello del mare. Questo massiccio monte non solo rappresenta una sfida irresistibile per gli alpinisti, ma offre anche viste panoramiche mozzafiato che abbracciano l’immensità del parco. Per rappresentare la diversità di paesaggi del Sequoia National Park, possiamo dire che vi si trovano alte montagne, aspre colline, profondi canyon, vaste caverne e gli alberi più grandi del mondo: le sequoie. Questi giganti della natura, tra cui il famoso Generale Sherman, l’albero più grande del mondo per volume, suscitano meraviglia e riverenza in tutti coloro che li ammirano.
Il parco è un vero paradiso per gli amanti della natura e gli escursionisti, offrendo oltre 1.000 miglia di sentieri che attraversano ambienti incredibilmente vari, dalle foreste dense alle praterie alpine. Le caverne di Crystal Cave, con le loro spettacolari formazioni di stalattiti e stalagmiti, offrono un’avventura sotterranea affascinante. Inoltre, il parco ospita una fauna ricca e diversificata, tra cui orsi neri, cervi, e numerose specie di uccelli, che rendono ogni visita un’esperienza di scoperta continua.
Il Sequoia National Park non è solo un luogo di bellezza naturale, ma anche un’area di grande importanza ecologica e scientifica. Le sue riserve naturali offrono opportunità uniche per la ricerca e la conservazione, permettendo agli scienziati di studiare gli effetti del cambiamento climatico e altre dinamiche ambientali in un ecosistema relativamente incontaminato. Per tutti questi motivi, il Sequoia National Park rappresenta un tesoro inestimabile, un luogo dove la natura si mostra in tutta la sua maestosità e dove l’uomo può riscoprire il suo legame profondo con l’ambiente.
L’ingresso al Sequoia National Park
Dopo aver visitato San Francisco e lo Yosemite, siamo entrati al Sequoia National Park attraverso la Big Stump Entrance. Percorrere la Highway 198, chiamata Generals Highway, una strada panoramica suggestiva che si snoda nel bosco di sequoie, è davvero emozionante. Avere a portata di mano gli alberi più grandi del mondo, alcuni dei quali sono proprio a bordo strada, lascia senza parole. Attraverso i finestrini dell’auto si alternano i colori immutabili dei boschi, o varianti di una tavolozza che madre natura si diverte a proporre per mezzo dei giochi di luce che i raggi di sole dipingono sulla corteccia rossiccia di questi giganti.
Ogni curva della Generals Highway svela nuovi scorci mozzafiato: radure luminose, profonde ombre create dai tronchi colossali, e improvvisi bagliori dorati quando il sole penetra tra le foglie. Il profumo fresco e terroso delle sequoie, mischiato all’aria pura di montagna, riempie i polmoni, creando una sensazione di benessere e connessione con la natura. È difficile non sentirsi piccoli e al contempo parte di qualcosa di grandioso mentre si attraversa questo paesaggio primordiale.
Fermarsi a uno dei numerosi punti panoramici lungo la strada permette di apprezzare ancora di più la maestosità delle sequoie. Alcuni alberi, come il Generale Sherman, sono veri e propri monumenti naturali che ispirano rispetto e meraviglia. Passeggiando tra questi giganti, si percepisce la loro antica saggezza e la loro capacità di resistere e prosperare attraverso i secoli. È un’esperienza che non solo arricchisce lo spirito, ma invita anche alla riflessione sulla bellezza e la fragilità del nostro pianeta.
Inoltre, la Generals Highway non è solo una strada, ma un viaggio attraverso la storia naturale e culturale della regione. Ogni miglio racconta storie di esploratori, naturalisti e tribù native che hanno vissuto e venerato questi luoghi molto prima che diventassero un parco nazionale. Questo rende il viaggio non solo una scoperta visiva, ma anche un’esplorazione profonda delle radici storiche che hanno plasmato questa terra straordinaria.
Moro Rock
La grande cupola di granito di Moro Rock è uno dei luoghi iconici di questo parco, una spettacolare caratteristica geologica che può essere goduta sia dall’alto che dal basso. Una scala in cemento e pietra con corrimano di oltre 350 gradini infatti conduce alla cima di Moro Rock. Dalla sommità si gode della vista sopra il baldacchino delle foreste e le cime del Great Western Divide diventano visibili. Mentre si sale, la vista si apre sulle colline pedemontane e sulla valle di San Joaquin a ovest, fino al profondo della natura selvaggia a est. I falchi pellegrini nidificano su Moro Rock in estate, per questo possono entrare in vigore divieti di arrampicata a protezione dei nidi.
La salita a Moro Rock è un’esperienza indimenticabile che combina l’avventura fisica con la bellezza paesaggistica. Ogni passo avvicina sempre di più alla maestosità della natura, mentre il panorama si espande in tutte le direzioni, rivelando dettagli sorprendenti a ogni angolo. I gradini, scolpiti direttamente nella roccia, offrono un percorso sicuro ma emozionante, incorniciato da un ambiente naturale mozzafiato. Durante la salita, si possono ammirare le possenti sequoie che si ergono come sentinelle silenziose ai piedi della roccia, creando un contrasto impressionante con la nuda maestosità del granito.
Una volta in cima, la vista panoramica ripaga ampiamente ogni sforzo. Si ha la sensazione di essere sospesi tra cielo e terra, con il vento che porta con sé il profumo delle foreste e il canto degli uccelli. Le cime innevate del Great Western Divide sembrano così vicine da poterle toccare, mentre a ovest, la valle di San Joaquin si stende all’orizzonte come un mare verdeggiante. Questo è un luogo dove ci si può davvero sentire in armonia con l’universo, contemplando la bellezza e l’immensità della natura.
La presenza dei falchi pellegrini, che nidificano su Moro Rock in estate, aggiunge un tocco di magia a questo luogo già straordinario. Vedere questi maestosi uccelli sfrecciare nel cielo è un promemoria della vitalità e della delicatezza degli ecosistemi che il parco protegge. I divieti di arrampicata durante la stagione di nidificazione dimostrano l’impegno del parco nella conservazione della fauna locale, garantendo che anche le future generazioni possano godere di questo spettacolo naturale unico. Moro Rock è quindi non solo un simbolo della grandiosità geologica del parco, ma anche un esempio tangibile di come l’uomo e la natura possano coesistere in armonia.
Qualche foto scattata durante la salita
I boschetti di sequoie giganti
I boschetti di sequoie giganti sono porzioni di foreste di conifere miste della Sierra Nevada che contengono gli alberi più grandi del mondo. Nella maggior parte dei boschetti, le sequoie giganti sono meno numerose delle altre specie arboree, ma hanno un aspetto più imponente e dominano per dimensioni. Le sequoie giganti crescono solo sulle pendici occidentali della Sierra Nevada in California, tra i 1200 e i 2500 metri sul livello del mare. Nel parco ne sono presenti circa 40 specie, in alcuni casi in numero ridotto, in altri con centinaia di esemplari identificati per ogni boschetto. Molte foreste sono accessibili dalla strada, mentre altre sono remote e richiedono faticose escursioni per essere visitate. La maggior parte dei boschetti è segnalata sulla mappa del parco. Tutti i boschetti, dai più frequentati ai più remoti, offrono comfort e sorprendono con i loro grandi e maestosi alberi.
Camminare tra queste maestose creature è un’esperienza che va oltre il semplice apprezzamento visivo. Ogni boschetto di sequoie giganti racconta una storia di resistenza e longevità, con alberi che possono vivere per oltre 3.000 anni. La loro corteccia spessa e resistente al fuoco è una testimonianza della loro adattabilità e capacità di sopravvivenza in un ambiente spesso ostile. Attraversare queste foreste significa immergersi in un ambiente che ha visto passare generazioni e cambiamenti climatici, rimanendo sempre un baluardo di forza e resilienza.
I boschetti più accessibili, come il famoso Mariposa Grove, offrono percorsi ben segnalati e punti di osservazione che permettono ai visitatori di ammirare questi giganti da vicino, senza la necessità di lunghe camminate. Qui, i sentieri sono costellati di pannelli informativi che raccontano la storia naturale e culturale di queste magnifiche piante, rendendo la visita non solo un’esperienza visiva, ma anche educativa. Per chi cerca un’avventura più intima e solitaria, i boschetti remoti offrono un rifugio di pace e contemplazione, lontano dalle folle, dove il silenzio è rotto solo dal fruscio delle foglie e dal canto degli uccelli.
Indipendentemente dal boschetto visitato, la sensazione predominante è quella di essere in presenza di qualcosa di sacro. Le sequoie giganti, con le loro imponenti dimensioni e la loro antica presenza, ispirano un profondo senso di rispetto e meraviglia. Ogni visita a uno di questi boschetti è un promemoria della bellezza e della maestosità della natura, e dell’importanza di preservare questi incredibili ecosistemi per le future generazioni.
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La Giant Forest
La Giant Forest è la più grande foresta di sequoie giganti, situata su un altopiano vicino al fiume Kaweah, e ospita la più grande sequoia sopravvissuta, il Generale Sherman. In questa foresta, i visitatori possono vedere anche i risultati di decenni di incendi controllati e il ripopolamento di piantine di sequoia gigante emersi dopo gli incendi. La Giant Forest dispone di una vasta rete di sentieri escursionistici dove sono possibili escursioni di una o due ore o anche più lunghe. Durante la visita, oltre alla fauna selvatica, ai maestosi alberi di sequoia gigante e agli edifici storici lasciati dall’epoca del pascolo del bestiame, è possibile conoscere la storia naturale e culturale di questi luoghi.
Esplorare la Giant Forest è come entrare in un regno antico e mistico, dove ogni angolo della foresta narra una storia millenaria. Il Generale Sherman, con la sua imponente altezza e il suo tronco massiccio, è il fulcro di questa grandiosa cattedrale naturale. Ogni anno, migliaia di visitatori si fermano davanti a questo colosso, riflettendo sulla sua impressionante longevità e sulla straordinaria resilienza delle sequoie giganti.
Le escursioni nella Giant Forest offrono un’esperienza immersiva nella natura incontaminata. I sentieri ben mantenuti si snodano attraverso una varietà di paesaggi, dalle ombrose valli costellate di felci e ruscelli gorgoglianti, fino alle alture che offrono viste panoramiche mozzafiato. Ogni percorso regala l’opportunità di avvicinarsi alla ricca biodiversità della foresta, osservando scoiattoli, cervi e una moltitudine di uccelli che trovano rifugio tra i rami delle sequoie.
Gli incendi controllati, parte integrante della gestione forestale, hanno un ruolo cruciale nel mantenere l’ecosistema in equilibrio. Camminando tra gli alberi, è possibile vedere come il fuoco, un tempo temuto distruttore, sia diventato uno strumento di rinascita, permettendo la germinazione delle piantine di sequoia e la rigenerazione della foresta. Questi fuochi, gestiti con cura, creano una mosaicatura di habitat che sostiene una vasta gamma di specie.
Oltre alla natura, la Giant Forest custodisce anche tracce della presenza umana. Gli edifici storici, testimoni di un’epoca in cui il bestiame pascolava libero in queste terre, offrono uno spaccato della storia culturale della regione. I visitatori possono esplorare questi resti, immaginando la vita dei primi coloni e comprendendo meglio l’evoluzione della conservazione ambientale.
La Giant Forest è quindi non solo un santuario naturale, ma anche un museo a cielo aperto dove la storia naturale e culturale si intrecciano, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e indimenticabile. Ogni passo tra queste giganti silenziose è un invito a rispettare e proteggere il nostro prezioso patrimonio naturale.
Sequoia National Park tunnel log
Percorrendo la Crescent Meadow Road nella Giant Forest, ci siamo fermati per le foto di rito presso il “Tunnel Log”, il tunnel scavato nella sequoia gigante caduta per “cause naturali” sulla strada bloccando la carreggiata negli anni ’30 del secolo scorso. L’albero era troppo grande per essere spostato e si pensò quindi di tagliare il tronco caduto come attrazione per i visitatori. Dall’estate del 1938, i turisti guidano così attraverso il “Tunnel Log”, che si trova a meno di un chilometro oltre Moro Rock. I veicoli più alti di 2,4 metri possono utilizzare una strada alternativa.
Quando cadde, l’albero era alto circa 84 metri e aveva un diametro alla base di 6 metri e mezzo, superando i 2000 anni di età. Il tunnel, che rimane in uso oggi, è largo 5,2 metri. Questo passaggio attraverso il legno antico e massiccio della sequoia offre un’esperienza unica e tangibile del maestoso ciclo di vita di questi giganti della natura.
Il più famoso tunnel scavato attraverso una sequoia è stato probabilmente il Wawona Tree di Yosemite, che fu scavato nel 1881 come attrazione turistica. Era la seconda sequoia ancora in piedi ad essere scavata, il primo fu un albero morto che si trova ancora nel Tuolumne Grove di Yosemite. Il Wawona Tree, un albero ancora vivo, rimase in piedi per 88 estati prima di cadere durante il rigido inverno del 1968-69. I fattori che hanno portato al suo cedimento furono probabilmente le forti nevicate, il terreno umido e, naturalmente, l’effetto di indebolimento del tunnel. Quando cadde, il Wawona Tree aveva circa 2.100 anni, era alto circa 71 metri e aveva un diametro alla base di quasi 8 metri. Il famoso tunnel era largo 2,1 metri, alto 2,7 metri e profondo quanto la misura della base, circa 8 metri.
I tempi cambiano e, in questo caso, per fortuna. Le azioni adatte a una generazione non soddisfano necessariamente le esigenze e gli obiettivi della generazione successiva. Nei Parchi Nazionali appena creati a inizio secolo, tagliare un tunnel attraverso un albero di sequoia ancora vivo era un modo per rendere popolare il parco stesso e ottenere sostegno per la sua protezione. In quei primi tempi, c’erano altre priorità oltre alla protezione dell’integrità dell’ambiente. Oggi, invece, l’obiettivo nei parchi è generalmente consentire alla natura di fare il suo corso con la minima interferenza possibile da parte dell’uomo. Le aspettative nei confronti dei Parchi Nazionali sono molto cambiate nell’ultimo secolo, evolvendosi verso una maggiore sensibilità e rispetto per l’ecosistema, riconoscendo l’importanza di preservare questi ambienti naturali per le generazioni future.
Sequoia National Park buttress tree
Il 3 giugno 1959, l’enorme sequoia Buttress Tree cadde senza preavviso, probabilmente a causa delle sue radici che, come quelle delle altre sequoie, erano cresciute in un labirinto ingarbugliato e poco profondo. Le radici di questi alberi possono infatti estendersi fino a 300 metri, ma raramente si spingono oltre i 12 metri di profondità, per cui risultano vulnerabili all’erosione e al cambiamento delle condizioni del suolo. La Buttress Tree si trova lungo la MorroRock/Crescent Meadow Road, e nelle foto qui sotto si può ammirare l’enorme base del tronco con l’attaccatura delle sue grandi radici.
Questa caduta improvvisa è un potente promemoria della fragilità nascosta dietro la maestosità delle sequoie giganti. Nonostante la loro altezza imponente e la loro longevità, le sequoie dipendono da un delicato equilibrio ecologico che sostiene la loro esistenza. L’estensione orizzontale delle loro radici, piuttosto che la profondità, le rende particolarmente sensibili ai cambiamenti del terreno, come l’erosione causata dall’acqua, i movimenti del suolo e le alterazioni delle condizioni ambientali. Questo evento del 1959 ha messo in luce l’importanza di comprendere e preservare l’integrità dell’ecosistema del parco per garantire la sopravvivenza di questi giganti silenziosi.
Camminare lungo la MorroRock/Crescent Meadow Road e vedere la base del tronco della Buttress Tree è un’esperienza che suscita riflessioni profonde. La vista delle radici esposte e dell’immensa base del tronco, ormai senza vita, ci ricorda l’interconnessione tra tutte le forme di vita e l’importanza di un suolo sano e stabile. Questo luogo, ora un punto di interesse storico e naturale, educa i visitatori sulla complessità e la vulnerabilità delle sequoie, e invita a un rispetto ancora maggiore per questi straordinari alberi.
L’eredità della Buttress Tree vive non solo nella sua imponente base, ma anche nelle lezioni che ha impartito. Proteggere le sequoie significa anche proteggere il terreno su cui crescono, garantendo che le condizioni restino favorevoli per la loro crescita e resistenza. Questo incidente ha influenzato le pratiche di gestione del parco, portando a un’attenzione maggiore per la stabilità del suolo e la prevenzione dell’erosione, assicurando che le future generazioni possano continuare ad ammirare questi colossi della natura.
Sequoia National Park: Congress Trail e Sherman tree trail
Il Congress Trail è un popolare percorso ad anello asfaltato che, partendo dalla famosa sequoia General Sherman, il più grande albero del mondo in termini di volume, si snoda verso sud per circa 1,6 km. Con un impressionante assortimento di sequoie giganti, alcune di dimensioni appena inferiori al General Sherman, il Congress Trail è il sentiero più straordinario del parco per ammirare questi colossi naturali. Nessun altro sentiero offre una così vasta collezione di sequoie giganti in una distanza così breve.
Durante la nostra visita, la prima parte del percorso, quella che porta alla sequoia General Sherman, si è rivelata molto frequentata dai visitatori del parco. Tuttavia, la maggior parte dei turisti torna indietro una volta raggiunto l’albero. Poche centinaia di metri oltre il General Sherman, il Congress Trail diventa sorprendentemente tranquillo, con rari incontri nel tratto successivo. Questo rende il percorso ideale per chi desidera immergersi nella natura senza la folla, potendo godere della maestosità delle sequoie in una pace quasi surreale.
È facile seguire il circuito: basta rimanere sempre sul sentiero asfaltato. Superato lo Sherman Tree, il sentiero costeggia una serie di altre sequoie di grandi dimensioni. Poi, le sequoie si diradano e il sentiero passa attraverso una pineta dove occasionalmente si trovano ancora alcune sequoie. La foresta diventa molto più interessante, con sequoie più grandi, man mano che ci si avvicina all’Alta Trail.
Poche centinaia di metri dopo l’Alta Trail, prendendo il sentiero asfaltato a sinistra, si trovano la maggior parte delle principali attrazioni del circuito. Si raggiunge per primo l’immenso President Tree, che ricorda molto la sequoia General Sherman. Il sentiero scende poi in una zona incantevole e densamente boscosa, con un gran numero di sequoie dove si distinguono due gruppi piuttosto insoliti, The Senate e The House. Questi gruppi di alberi creano un’atmosfera solenne, come se ci si trovasse in una maestosa sala naturale.
L’anello principale continua oltre grandi sequoie mentre curva verso nord, risalendo fino al parcheggio. Durante il percorso, si può osservare la maestosità di questi alberi da varie angolazioni, rendendo il Congress Trail un’esperienza indimenticabile per ogni amante della natura. Il contrasto tra la folla iniziale e la tranquillità del tratto successivo permette di vivere appieno la magnificenza di queste creature millenarie, apprezzandone sia la grandezza fisica che l’importanza ecologica.
Ecco la posizione del sentiero in Google Maps e Google Street View.
Le Tough Twins
Due sequoie, praticamente una accanto all’altra, si ergono maestose non lontano dal famoso General Sherman Tree, creando un punto di interesse affascinante e curioso per i visitatori. Questi giganti della natura, ugualmente belli e imponenti, catturano l’attenzione sia quando li si osserva frontalmente, sia quando ci si avvicina dal sentiero che li costeggia alle spalle. La loro vicinanza permette di apprezzare la singolare simmetria e l’armoniosa coesistenza di due delle creature più antiche e straordinarie della Terra. Queste sequoie non sono solo un esempio della grandezza della natura, ma anche un invito a esplorare più a fondo il parco, scoprendo angoli nascosti e meraviglie inattese. La loro presenza lungo il sentiero aggiunge una dimensione ulteriore alla visita, offrendo una visione ravvicinata e diversa della bellezza imponente che caratterizza la Giant Forest. Ogni passo avvicina i visitatori alla maestosità di questi alberi, rendendo l’esperienza ancora più memorabile e immersiva.
Il Generale Sherman Tree
Il Generale Sherman Tree è una delle meraviglie più straordinarie del Sequoia National Park, con un’età stimata che va dai 1900 ai 2500 anni. Questo colosso naturale si erge per 83 metri di altezza e vanta un diametro di oltre 11 metri alla base, rendendolo il più grande albero del mondo per volume. Mentre si percorre il sentiero che conduce a questa meraviglia, cartelli informativi offrono una panoramica sulla storia naturale delle sequoie giganti, spiegando come queste piante siano sopravvissute per millenni e le peculiarità del loro ecosistema. Il nome dell’albero, attribuito nel 1879, rende omaggio al generale William Sherman, un eroe nazionale della guerra civile americana, scelto da un naturalista che aveva servito sotto il suo comando. Questa dedica aggiunge un tocco di storia umana alla già affascinante storia naturale dell’albero, creando un legame tra la grandezza della natura e quella della storia americana. Ogni visita al General Sherman Tree è un viaggio nel tempo, un incontro ravvicinato con una delle entità viventi più antiche e imponenti del nostro pianeta, che continua a ispirare meraviglia e rispetto in tutti coloro che lo ammirano.
Kings Canyon National Park, Grant Grove
In questo breve percorso ad anello, oltre ad altre meravigliose sequoie giganti, si trova la Gamlin Cabin, una piccola baita costruita nel 1872 dai fratelli Gamlin, che vi si stabilirono fino al 1878. Cartelli lungo il sentiero offrono spiegazioni dettagliate sulla storia dell’insediamento umano in questa zona, permettendo ai visitatori di immergersi nel passato e comprendere meglio la vita dei pionieri. In soli 800 metri, c’è molto da vedere e imparare, rendendo il percorso non solo un’esperienza naturale ma anche educativa.
Una delle principali attrazioni del Grant Grove nel Kings Canyon National Park è la sequoia General Grant, il terzo albero più grande del mondo per volume. Questo imponente gigante della natura è un punto di riferimento iconico e affascina tutti coloro che lo visitano con la sua maestosità. Al Kings Canyon National Park, i visitatori possono anche attraversare il tunnel creato in un tronco d’albero caduto lungo il sentiero per accedere al famoso Fallen Monarch. Questo tunnel è un’opportunità unica per vedere da vicino l’interno di una sequoia e apprezzare la straordinaria dimensione di questi alberi. Il mix di meraviglie naturali e storiche rende ogni passo lungo questi sentieri un viaggio memorabile attraverso la bellezza e la storia del parco.
Il Fallen Monarch
Il Fallen Monarch è un mastodontico albero caduto al suolo, noto per la sua impressionante dimensione e la possibilità unica di esplorarlo dall’interno. Questo colosso naturale non è solo una meraviglia da ammirare, ma racconta anche una storia affascinante: i fratelli Gamlin, durante la costruzione della loro Gamlin Cabin nel 1872, lo usarono come rifugio temporaneo, vivendo al suo interno. La grande cavità del Fallen Monarch forniva un riparo naturale, dimostrando l’ingegnosità dei pionieri nel sfruttare le risorse offerte dalla natura. Oggi, visitare l’interno di questo enorme tronco è come fare un tuffo nel passato, permettendo ai visitatori di immaginare com’era la vita dei primi coloni in questa regione selvaggia e incontaminata. Il Fallen Monarch rappresenta una straordinaria combinazione di bellezza naturale e rilevanza storica, rendendolo una tappa imperdibile per chiunque desideri comprendere meglio la storia e la grandezza del Kings Canyon National Park.
La Gamlin Cabin
La Gamlin Cabin è un’interessante attrazione storica situata lungo il percorso del Grant Grove nel Kings Canyon National Park. Costruita nel 1872 dai fratelli Gamlin, questa piccola baita rappresenta un affascinante esempio della vita dei pionieri. I fratelli si stabilirono qui fino al 1878, utilizzando alberi di pino da zucchero per costruire la capanna. Prima che fosse completata, vissero nel vicino Fallen Monarch, un mastodontico albero caduto che si può visitare lungo lo stesso sentiero.
Dal 1890, la Gamlin Cabin fu utilizzata come deposito di fieno e grano per nutrire i cavalli della cavalleria americana incaricata di proteggere il parco dopo la sua istituzione. Dal 1902 al 1909, il primo ranger civile del parco, Lewis L. Davis, utilizzò la capanna come sua residenza mentre pattugliava e proteggeva l’area. Oggi, i visitatori possono entrare nella cabina per vedere il suo interno ormai vuoto e immaginare come fosse la vita dei primi abitanti. Le fotografie dell’esterno della cabina sono un ricordo imperdibile mentre si percorrono i sentieri di Grant Grove.
Un paio di minuti dedicati alla Gamlin Cabin permettono di apprezzarne la storia e leggere le informazioni sulla sua cronologia, prima di continuare la passeggiata tra le maestose sequoie giganti. Questi alberi sbalorditivi non solo impressionano con la loro grandezza, ma trasmettono anche un senso di pace e serenità. Durante la nostra visita al parco, è stato emozionante passare dalla soggezione al cospetto delle sequoie giganti alla tranquillità trasmessa dalla loro presenza imponente e rassicurante. Questo connubio di meraviglia e calma rende ogni visita al Grant Grove un’esperienza indimenticabile.
Sequoia National Park wildlife, i nostri incontri
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