La galleria delle mie foto in riproduzione automatica, anche a scorrimento tramite frecce da Pc o touch con telefono si apre in pochi istanti qui sotto
Ho effettuato il viaggio “Guinea Bissau Isole Bijagos” con Avventure nel Mondo nel mese di febbraio 2020.
Un pò di filosofia di viaggio
Di solito i miei viaggi prima di concretizzarsi, hanno una lunga gestazione. La scelta del viaggio di solito la faccio tra quelli che da tempo sono in un lungo elenco, quelli in evidenza, idee, progetti che maturano dentro di me e che, non saprei spiegare come o perché, prima o poi diventano quello “giusto”. Pur avendo fatto parecchi viaggi ce ne sono alcuni che sono in quell’elenco da sempre, che sarebbero dei “classici”, ma che per i quali evidentemente non è ancora venuto il momento giusto, sono stati sopravanzati da nuove scoperte derivanti da letture o per contaminazione di altri compagni di viaggio, viaggi che nascono come un pensiero ancora acerbo e che più o meno velocemente diventano la priorità.
Penso non capiti solo a me il fatto che ci siano progetti di viaggio che saltano di anno in anno fino a quando si presenta l’occasione giusta, quando probabilmente diventano il viaggio adatto per la fase di vita che si sta vivendo perché finalmente rispondono ai nostri bisogni e alle nostre esigenze.
Oppure arriva l’evento particolare o il gruppo di amici giusto.
Il progetto di viaggio per il carnevale di Bissau è stato un’eccezione, il pensiero acerbo è nato subito, quando me ne ha parlato un compagno di viaggio nel dicembre 2019 in Nagaland, e già durante quel viaggio è maturato diventando un proposito dopo che ho verificato che c’erano già parecchi partecipanti.
Appena tornato ed appena mi è stato approvato il periodo di ferie mi sono iscritto.
Sono felice della scelta fatta, gran bel gruppo e gran bel viaggio.
“Ci sono viaggi che scegliamo noi e altri da cui veniamo scelti”
Valeria Salvai del blog Mente in viaggio
Il manifesto con la programmazione del carnevale 2020
Premessa
Come sempre ho “portato a casa” tantissime foto ed è davvero difficile scegliere questa volta. Ce ne sono davvero tante che mi piacciono. Così ho scelto per questo primo articolo su questo viaggio fra quelle scattate in quella che nel manifesto qui sopra viene chiamata la “DESFILE SAB” del 22 febbraio 2020, il nostro impatto con il Carnevale di Bissau.
Un’inizio difficile… in cerca della sfilata
Arriva finalmente il nostro primo giorno di carnevale a Bissau. Le strade del centro sono chiuse per l’avvenimento, noi siamo in ritardo e fatichiamo un poco a raggiungere la zona dove si terrà la sfilata.
Durante il viaggio chi più chi meno si è arrabbiato un pò con la guida per l’approssimazione delle informazioni, per la puntualità e gli atteggiamenti a volta “poco professionali” al punto da guadagnarsi il soprannome di “Er mutanda”.
Ma alla fine del viaggio tenendo conto degli standard generali del posto in cui ci trovavamo, che a Bissau pare che tutto funzioni per passaparola, che i programmi non sono quasi mai fissi, riuscire a trovarsi nel momento giusto al posto giusto non è sempre cosa da nulla, della guida tutto sommato mi rimane il ricordo di un personaggio che cercava di rendersi simpatico e cercava di darsi da fare.
In questo caso le indicazioni che avevamo erano che la sfilata si sarebbe tenuta lungo la via principale, Avenida Amilcar Cabral (in memoria dell’eroe nazionale che portò il Paese all’indipendenza nel 1973), una via lunga chilometri e che abbiamo percorso per un’ora abbondante col sole a picco e con un flusso contrario di persone mascherate.
Ad un certo punto la guida, alla quale nel frattempo probabilmente è venuto qualche dubbio essendo ormai arrivati al tardo pomeriggio e non essendoci avvisaglie di sfilata in Avenida Amilcar Cabral dev’essere arrivato il famoso passaparola perché ci ha fatto svoltare per una strada secondaria ed aumentare l’andatura blanda tenuta fino a quel momento, sollecitandoci a camminare velocemente ma non specificando dove stavamo andando.
Siamo così giunti allo stadio dove si stava svolgendo la sfilata, per fortuna ancora in tempo per vederla e per fare tante foto.
Ripensandoci era sensato iniziasse nel tardo pomeriggio. Con la temperatura che cala è più semplice per i partecipanti ballare con quella frenesia. E poi proseguono i festeggiamenti per tutta la serata. Certo che per i fotografi ad un certo punto ci sono stati problemi per mancanza di luce.
Il carnevale di Bissau
Il carnevale tribale di Bissau è il principale evento folcloristico della nazione, coinvolge la popolazione locale nei preparativi per parecchi mesi precedenti allo svolgersi dell’evento e si festeggia sempre durante la settimana che precede l’inizio della Quaresima (di conseguenza la data può variare di anno in anno). Ereditata dai portoghesi è una festa animata da gruppi folkloristici provenienti da tutte le regioni del Paese, isole Bijagos incluse, e dai vari “bairros” (quartieri) cittadini, vivace e coloratissima è ritenuta una delle più coinvolgenti dell’Africa ed è importante sia per l’identità culturale che per il turismo.
Nonostante la crisi economica mondiale si rifletta anche sul Carnevale della Guinea Bissau, negli ultimi anni pare infatti si siano ridotti i fondi generalmente stanziati per la sua organizzazione e per i rimborsi e i premi dei gruppi partecipanti alle sfilate, noi abbiamo visto molta partecipazione e, per la sfilata del martedì, la “Desfile Nacional” lo stadio era gremito ore prima dell’inizio.
In tutte e due le sfilate di Bissau alle quali abbiamo partecipato, i gruppi etnici hanno terminato gli ultimi ritocchi a trucchi e costumi nella lunga via d’accesso allo stadio e quindi hanno sfilato nella cornice di una coinvolgente allegria popolare. Tutti aspettavano, spesso a piedi scalzi, il proprio turno sotto il sole a picco. Poi i vari gruppi hanno sfilato uno alla volta introdotti da un cartello o uno striscione che ne indicava l’etnia o il quartiere di provenienza. Ai fotografi consiglio di fermarsi qui per le foto, quelle fatte nello stadio riviste a casa mi piacciono di meno.
Alla sfilata ogni regione o paese della Guinea Bissau oltre che con le maschere sacre della tradizione gareggia con la propria enorme maschera di cartapesta che, anche qui come da noi con i carri, raffigurando personaggi del momento, politici, animali, frutti e mostri evidenziano problemi, situazioni particolari attraverso l’ironia, la canzonatura, la satira. Nel corteo le ragazze guineane delle scuole di ballo abbigliate con gonnellini di rafia e reggiseni ricavati dalle noci di cocco muovono armoniosamente gli splendidi corpi cosparsi di burro di karité al ritmo di musica e tamburi, funamboli e acrobati veramente bravi stupiscono con i loro esercizi, personaggi mascherati strabuzzano gli occhi ed ovunque c’è la voglia di divertirsi di un popolo. Finita l’esibizione ufficiale il carnevale si trasferisce ovunque, e con l’arrivo del buio e si accendono fuochi, luci, e la musica e le risate invadono tutta Bissau in una vera e propria “fiesta popular”, dove l’influenza portoghese si fonde con la gioia di vivere africana..
Ardite e coloratissime
Sono le acconciature delle donne e delle bambine della Guinea Bissau, per i miei occhi non abituato a simili “opere d’arte” una calamita. Dedico lo slide qui sotto alla loro fantasia.
Paola said on
Grazie Fabri per le foto e per la descrizione della zona e della festa! Bravo!
Fabrizio said on
Grazie Paola!