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L’Hornbill Festival è il principale evento culturale/folkloristico del Nagaland, Stato dell’India localizzato nella zona nord-orientale del Paese.
Ho effettuato il viaggio “NAGALAND Terra di festival” con Avventure nel Mondo nel mese di dicembre 2019.
Il Nagaland
Il Nagaland è effettivamente la terra dei festival, nella presentazione del viaggio del sito di Avventure nel mondo vengono elencati i vari festival ed i mesi in cui si svolgono. Ma l’Hornbill festival, il festival del bucero bicorno (prende il nome dall’uccello tropicale dal vistoso becco rosso/giallo, che vive nella foresta e che è venerato dalle tribù come fonte di ispirazione per espressioni culturali e balli tribali) è la festa nazionale più importante del Nagaland. Viene celebrata la prima settimana di dicembre ed è il festival dei festival.
L’Hornbill festival
Viene organizzato dal Governo Indiano per incoraggiare l’interazione inter-tribale e per promuovere il patrimonio culturale del Nagaland, si svolge ogni anno presso il Kisama Heritage Village. In quest’arena si riuniscono tutte le principali tribù Naga dando vita ad una ricca miscela di danze, giochi, artigianato, arti tradizionali quali pittura e scultura, parate, e cerimonie religiose.
La prerogativa dell’Hornbill festival è quindi quella di far incontrare le 17 etnie principali del Nagaland. Si tratta di etnie di origine mongola, tibetana e birmana che hanno mantenuto immutato nel corso del tempo usi e costumi proprio grazie all’isolamento sia geografico che culturale, e che si esibiscono nel Cultural Show indossando gli ornamenti ed i costumi tradizionali. E’ un’ India meno conosciuta, diversa, dove l’induismo lascia il posto all’animismo sciamanico. Per chi ama fotografare i gruppi etnici, le loro sfilate e le loro cerimonie le giornate del festival sono una splendida occasione dal momento che è ormai impossibile poter vedere queste rappresentazioni nei pochi villaggi rurali rimasti sul territorio e soprattutto poterle vedere in contemporanea da parte di tutti i gruppi etnici.
I Morung
Il Morung rimane nella sua forma originale solo in pochi villaggi, nella galleria qui sopra le foto di quelli che si trovano al Kisama Heritage Village.
In origine erano parte essenziale della vita dei Naga, il luogo dove venivano istruiti e formati i giovani. La cultura Naga, i suoi costumi e le sue tradizioni erano trasmessi di generazione in generazione attraverso la musica popolare, la danza, i racconti popolari e le tradizioni orali proprio nei Morung. In passato questo edificio che serviva come centro di riunione, dove vi vivevano gli uomini non sposati ed in cui si conservavano armi e trofei di guerra , di solito si trovava all’ingresso del paese o in un luogo da dove il paese poteva essere sorvegliato in modo efficace. Nei Morung dell’Hornbill festival, scolpiti con i simboli delle varie etnie, ne vengono presentati l’artigianato, il cibo, i costumi ed i balli tipici .
Il dopo-festival
Se è bello assistere alle rappresentazioni, è forse ancor più bello visitare i Morung delle varie etnie e poter entrare in stretto contatto con i gruppi che partecipano al festival e che qui, magari bevendo qualche bicchiere di birra di riso fermentato attorno ad un fuoco, ballano e cantano fuori dagli schemi della rappresentazione nell’arena coinvolgendo i turisti.
Per i fotografi
Un’indicazione che potrebbe essere utile agli amici fotografi sulla base della nostra esperienza. Poco prima dell’inizio delle esibizioni dei gruppi il pubblico viene invitato ad uscire dall’arena. Qualcuno di noi è salito sulle tribune, le mie foto sono scattate dalle tribune, qualcuno è rimasto nell’arena seduto ai bordi e non ha avuto problemi per scatti più ravvicinati.
Ho pubblicato altri articoli su viaggi in India: Orissa: i tatuaggi delle donne Kondh, Varanasi, il cuore spirituale dell’India, India, Orissa, Chandrabhaga, India, tra spiritualità e folklore, I Konyak, gli ultimi tagliatori di teste
Eros said on
Bellissime foto, come sempre del resto , Fabrizio. La tua attrazione per le etnie vedo che non è diminuita e le modalità con cui sai cogliere i loro aspetti tribali e culturali ne è una evidenza. Ho sempre tenuto sotto osservazione questo viaggio e tentato di farmelo assegnare. Ci riproverò. Dopo le tue foto è diventato ancora più stimolante.
Fabrizio said on
Grazie Eros, nella “collezione” dei viaggi tribali ci sta davvero bene, non posso che consigliartelo. Sono soddisfatto quando con un post riesco a fornire spunti per futuri viaggi oltre ovviamente al piacere di pubblicare le foto del viaggio. E’ un pò come quando in viaggio parliamo delle nostre esperienze e allunghiamo la lista o spostiamo le priorità dei prossimi viaggi, letture ecc. E’ il bello dei gruppi di Avventure nel Mondo, come è bello rimanere in contatto anche dopo il viaggio. Un’abbraccio P.S. Ci sono ottimi parrucchieri in Nagaland…