Benvenuti, nell’articolo qui sotto vi parlo del trek alla Comandancia de La Plata fatto nel corso del viaggio “Cuba Breve” effettuato con Avventure nel Mondo nel gennaio 2016.
Sulle orme della rivoluzione cubana: il trek alla Comandancia de La Plata
Comprendere il contesto sociale di Cuba e le sue situazioni apparentemente inspiegabili richiede una conoscenza, più o meno approfondita, della sua storia negli ultimi 70 anni.
Un viaggio a Cuba non è solo un’esperienza turistica, ma un’immersione profonda nella Rivoluzione Cubana.
Ogni strada, monumento e dialogo con la gente del posto offre un frammento di una storia ricca e complessa, segnata da eventi rivoluzionari che hanno plasmato l’identità dell’isola.
Dai murales che celebrano eroi come Che Guevara e Fidel Castro, alle vecchie auto americane che sfilano lungo il Malecón, Cuba è un museo vivente della sua rivoluzione.
Il viaggio permette di toccare con mano l’impatto delle politiche sociali ed economiche, di capire le sfide quotidiane dei cubani e di apprezzare la resilienza e lo spirito indomabile di una nazione che ha sempre saputo resistere e adattarsi.
In definitiva, visitare Cuba significa anche intraprendere un viaggio nella storia, riscoprendo le radici di un movimento che ha cambiato il corso di un’intera nazione.
Ogni passo ci ha avvicinato alle difficoltà e ai sacrifici affrontati dai guerriglieri
Il trek alla Comandancia de La Plata ci ha permesso di scoprire i luoghi da cui è partita la Rivoluzione Cubana, percorrendo gli stessi sentieri dove Che Guevara e Fidel Castro hanno scritto pagine di storia che hanno influenzato la politica mondiale.
Camminare tra le montagne della Sierra Maestra, immergersi nella giungla fitta e respirare l’aria intrisa di storia ci ha fatto rivivere i momenti cruciali della lotta rivoluzionaria.
Ogni passo ci ha avvicinato alle difficoltà e ai sacrifici affrontati dai guerriglieri, rendendo tangibile l’epica determinazione che ha portato al cambiamento di un’intera nazione.
I rifugi nascosti, le semplici baracche e i punti strategici, testimonianze silenziose di un passato tumultuoso, ci hanno offerto una nuova prospettiva sulla resilienza e il coraggio necessari per sfidare un regime potente.
Questo trek non è stato solo un’avventura tra paesaggi mozzafiato, ma un viaggio nel tempo, un omaggio ai protagonisti di un movimento che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia contemporanea.
La partenza per il trek alla Comandancia de La Plata
Nel gennaio 2016, abbiamo ripercorso i sentieri storici del Sentiero de la Plata nella Sierra Maestra, tra i monti di un verde brillante e rigoglioso.
Tra i boschi e i saliscendi di questa regione, ci siamo immersi nei luoghi dove Fidel Castro e Che Guevara per due anni diressero la guerriglia contro le forze di Fulgencio Batista.
Su queste alture, nascosto fra la fitta vegetazione, si trovava il quartier generale dei barbudos, i rivoluzionari guidati da Fidel e dal Che.
All’alba, siamo arrivati con il nostro bus all’appuntamento con le auto che ci hanno trasportato prima al Centro Visite di Villa Santo Domingo e poi all’ingresso del Parque Nacional Turquino.
Qui ci attendeva la nostra guida, pronta a condurci all’Alto de Naranjo, il punto di inizio della nostra camminata.
Ogni passo lungo questi sentieri ci ha portato indietro nel tempo, permettendoci di rivivere i momenti cruciali della Rivoluzione Cubana.
La storia sembrava rivivere tra le ombre degli alberi e i racconti della guida, rendendo tangibile il coraggio e la determinazione di quegli uomini che, da queste montagne, hanno cambiato il corso della storia.
Il primo tratto del trek
Nel primo tratto del percorso, abbiamo incontrato i cartelli che indicano due direzioni distinte: il primo, a sinistra, conduce al Pico Turquino, la montagna più alta dell’isola con i suoi 1974 metri.
Questa meta attira molti appassionati escursionisti, che dalla cima possono godere di un panorama indimenticabile sul Mar dei Caraibi, un’esperienza che premia la fatica della salita con una vista mozzafiato.
Il secondo sentiero, invece, si snoda sulla destra e ci ha portato alla leggendaria Comandancia de Fidel, nascosta nel cuore della Sierra Maestra.
Questo cammino ci ha condotto attraverso una fitta vegetazione, facendoci immergere nei luoghi dove Fidel Castro e i suoi compagni pianificarono e diressero la guerriglia rivoluzionaria.
Ogni passo lungo questo sentiero evocava immagini di un’epoca passata, permettendoci di rivivere le sfide e la determinazione dei rivoluzionari.
La destinazione finale, la Comandancia, non è solo un luogo storico, ma un simbolo di resistenza e coraggio, che racconta le storie di coloro che hanno combattuto per la libertà di Cuba.
Gli aspetti naturalistici della zona
Camminando per sentieri a volte impervi, ci siamo immersi in una vegetazione rigogliosa e variegata, caratteristica della flora tropicale della Sierra Maestra.
Tra le piante ad alto fusto che ci offrivano ombra e riparo, abbiamo ammirato piantagioni di caffè e maestose palme, simboli viventi della ricchezza naturale di questa regione.
La guida, oltre a raccontarci gli avvenimenti storici che hanno segnato questi luoghi, ci ha offerto un affascinante sguardo sugli aspetti naturalistici della zona.
Ci ha spiegato come la biodiversità della Sierra Maestra rappresenti un tesoro ecologico, con specie uniche e un ecosistema che prospera grazie al clima favorevole e alla posizione geografica.
Ogni passo non era solo un viaggio nella storia della Rivoluzione Cubana, ma anche una lezione di biologia e conservazione ambientale, rendendo la nostra escursione un’esperienza completa e arricchente.
Gli edifici della Comandancia stati lasciati intatti
La Comandancia è rimasta praticamente come allora, con 16 semplici edifici di legno costruiti senza previa livellazione del terreno e senza l’abbattimento degli alberi per evitarne la localizzazione aerea.
Questi edifici, testimonianze silenziose di un’epoca di resilienza e adattamento, sembrano quasi fondersi con la natura circostante, come se fossero cresciuti spontaneamente dalla terra stessa.
Ogni struttura, con le sue linee essenziali e il suo aspetto rustico, racconta una storia di ingegno e pragmatismo, riflettendo la determinazione di chi li ha eretti.
Il fatto che il terreno irregolare e gli alberi siano stati lasciati intatti non solo ha reso il sito meno visibile ai potenziali nemici, ma ha anche permesso a questo angolo di storia di conservare un’atmosfera autentica e intatta, quasi sospesa nel tempo.
Il ricordo di chi ha perso la vita
Nel tragitto tra la Posta n. 1 e gli altri edifici, una tomba emerge silenziosa, suscitando riflessione e rispetto.
Questo semplice monumento funebre non è solo un ricordo di chi ha perso la vita, ma un simbolo potente degli ideali che hanno animato coloro che qui hanno combattuto e vissuto.
Ogni passo che ci avvicina a quella tomba ci riporta indietro nel tempo, a un’epoca in cui uomini e donne erano disposti a sacrificare tutto per un futuro migliore.
Il loro coraggio e la loro dedizione risuonano ancora tra questi edifici, trasformando questo luogo in un santuario della memoria e dell’ispirazione.
È impossibile non sentirsi colpiti dall’intensità di quel sacrificio, mentre il vento sussurra tra gli alberi, come un eco lontano delle voci di chi ha creduto in qualcosa di più grande di sé stesso.
Quello alla Comandancia è un viaggio nel tempo
La visita alla Comandancia ci ha permesso di immergerci nella storia viva di un luogo leggendario, dove il medico-comandante Ernesto Guevara de la Serna curava i feriti con dedizione instancabile nelle umili capanne di legno.
Ogni angolo racconta un frammento di quel passato eroico, e la Casa de la Prensa, con il suo fascino spartano, si erge come testimone delle parole che riecheggiavano tra le mura, dove i giornalisti, dopo aver affrontato le ardue salite della Sierra, incontravano l’anima della rivoluzione.
Salendo più in alto, abbiamo posato lo sguardo sul picco che ospitava la stazione di Radio Rebelde, il cuore pulsante delle comunicazioni rivoluzionarie.
Questo luogo, apparentemente semplice, è intriso di storie di coraggio, di lotta e di ideali incrollabili, offrendo a ogni visitatore un’esperienza profondamente toccante e illuminante.
La Comandancia non è solo un sito storico, ma un viaggio nel tempo, un’opportunità per riflettere sulle radici di un movimento che ha cambiato il corso della storia.
L’epicentro del potere rivoluzionario
Nella capanna comando di Fidel Castro, dove il Lider Maximo ha reso concreto il sogno di indipendenza dall’oppressore, il passato sembra ancora vivo e tangibile.
Gli elementi originali – il letto semplice, le librerie di legno piene di libri che nutrivano la mente rivoluzionaria, e il frigo a cherosene con il segno di una pallottola sul fianco – raccontano storie di determinazione e pericolo costante.
In questo luogo storico, il 17 maggio 1959, venne firmata la Prima Legge di Riforma Agraria, un atto rivoluzionario che restituì la terra ai contadini, concedendo i primi titoli di proprietà nell’area circostante la catena montuosa.
La capanna non era solo un centro di comando, ma anche un simbolo di speranza e cambiamento per un’intera nazione.
Da questo epicentro del potere rivoluzionario, si diramavano sette vie di fuga, pronte per garantire la sicurezza di Castro e dei suoi compagni in caso di attacco nemico.
Ogni dettaglio di questa capanna trasmette il senso di urgenza e la determinazione che hanno caratterizzato quei giorni cruciali, rendendo la visita un’esperienza che ispira profonda riflessione sul sacrificio e il coraggio necessari per cambiare il corso della storia.
Ogni passo è un incontro con la natura e la memoria della rivoluzione
Il tracciato, immerso in una vegetazione rigogliosa, si snoda per circa 3 km tra sentieri d’altura ornati da piante da cui pendono filamenti secchi, noti come “barba de Fidel”.
Questo cammino offre un’esperienza unica di contatto con la natura incontaminata, senza presentare particolari difficoltà tecniche.
Tuttavia, le piogge frequenti possono rendere il terreno fangoso e scivoloso in alcuni punti.
È quindi consigliabile indossare scarpe con una buona suola antiscivolo per garantire una camminata sicura e confortevole.
Attraversare questi sentieri non è solo un’escursione, ma un viaggio attraverso un paesaggio storico e simbolico, dove ogni passo è un incontro con la natura e la memoria della rivoluzione.
La bellezza selvaggia del percorso, combinata con la storia che si respira in ogni angolo, rende questa esperienza indimenticabile per chiunque desideri immergersi nella magia e nella tradizione della Sierra.
Un’immersione profonda in un capitolo cruciale della storia
La sensazione di camminare attraverso la storia si percepisce con intensità, rendendo l’esperienza davvero suggestiva.
Ogni passo lungo i sentieri battuti dai rivoluzionari è un viaggio nel tempo, dove il passato prende vita e si mescola con il presente.
Gli echi delle vicende storiche risuonano tra gli alberi, mentre le tracce lasciate da chi ha lottato per la libertà sembrano guidare il cammino.
L’atmosfera è intrisa di un’aura di rispetto e meraviglia, che invita a riflettere sulle gesta eroiche compiute in questi luoghi.
Camminare qui non è solo un’escursione, ma un’immersione profonda in un capitolo cruciale della storia, dove ogni dettaglio del paesaggio racconta storie di coraggio, sacrificio e determinazione.
È impossibile non sentirsi toccati dall’autenticità e dalla potenza emotiva di questo viaggio, che trasforma una semplice passeggiata in un’esperienza indimenticabile.
Il fascino della Sierra Maestra
La Sierra Maestra, la più lunga e alta catena montuosa di Cuba, si estende maestosamente per oltre 250 km lungo la costa sud-orientale del paese.
In questo imponente scenario naturale si trova la Comandancia de la Plata, un luogo storico di inestimabile valore, giustamente considerato la culla della rivoluzione cubana.
È qui, tra le vette e le vallate della Sierra, che prese forma il movimento rivoluzionario, guidato da figure leggendarie come Fidel Castro e Che Guevara.
La Comandancia de la Plata non è solo un sito di importanza strategica, ma anche il cuore pulsante della rivoluzione, dove vennero prese le decisioni più cruciali che avrebbero cambiato il destino di Cuba.
Questo luogo, intriso di storia e di sacrifici, è stato giustamente dichiarato monumento nazionale nel 1978 dalla Commissione Nazionale di Monumenti, a riconoscimento del suo ruolo fondamentale nella storia del paese.
Visitare la Sierra Maestra significa immergersi in un passato eroico, camminare tra le stesse foreste che hanno protetto i rivoluzionari e respirare l’aria di un’epoca di coraggio e determinazione.
Il trek permette letteralmente di camminare sulle orme dei rivoluzionari
Camminare tra i sentieri della Sierra Maestra, immersi nei pensieri dei personaggi e degli avvenimenti che hanno segnato un’epoca, rende il trek alla Comandancia de la Plata un’esperienza straordinariamente emozionante.
Ogni passo lungo questi percorsi è un viaggio indietro nel tempo, un’opportunità per rivivere i momenti cruciali della Rivoluzione Cubana.
Il trek permette letteralmente di camminare sulle orme dei rivoluzionari, in un’area di straordinaria bellezza naturale.
La foresta rigogliosa, così densa e vibrante, si estende per chilometri, con montagne ricoperte di verde che si stagliano all’orizzonte.
La vegetazione lussureggiante non solo offre uno spettacolo visivo mozzafiato, ma anche un’atmosfera di mistero e avventura.
Ogni albero e ogni sentiero raccontano una storia di coraggio e determinazione, rendendo ogni momento del trek un’ode alla resilienza umana.
Attraversare questi paesaggi, dove la storia e la natura si fondono in un abbraccio senza tempo, è un’esperienza che tocca profondamente l’anima, lasciando un’impronta indelebile nel cuore di chi la vive.
Spiccioli di storia
Fidel Castro, Che Guevara e altri ottanta uomini sbarcarono dallo yacht Granma nei pressi della Playa Las Coloradas, in una zona fitta di mangrovie, dando il nome alla provincia circostante.
Si narra che, a causa del rovesciamento della barca, il Che abbia commentato ironicamente che più di uno sbarco si trattò di un naufragio.
Dopo un anno trascorso sempre in fuga sulla Sierra Maestra, nel 1958 Fidel scelse la Comandancia come quartier generale per la sua inaccessibilità.
Situata in cima a un crinale ammantato da una fitta foresta, questo luogo era perfettamente camuffato e isolato.
La sua posizione strategica, che richiedeva l’attraversamento di uno spazio aperto seguito da un’arrampicata attraverso una macchia densa, lo rendeva un rifugio sicuro.
La Comandancia servì egregiamente al suo scopo: i soldati di Batista non riuscirono mai a trovarlo.
Qui, immersi nella natura selvaggia e protetti dalla foresta, Fidel e i suoi uomini pianificarono le mosse decisive che avrebbero cambiato il corso della storia cubana, trasformando un luogo remoto in un epicentro di rivoluzione e resistenza.
Un sentito grazie alla nostra guida.
Qui sotto l’articolo pubblicato su Adobe Creative Cloud Express
Ho pubblicato altri articoli sul viaggio Cuba Breve del gennaio 2016: Cuba, le auto dell’Avana, Atmosfera coloniale a Trinidad
Mara fantin said on
Belle foto e interessante la descrizione. Vorrei sapere a quale viaggio ci si deve iscrivere per andare alla comandancia sulla Sierra Madre. In Cuba libre e altri da me consultati tramite redazionale geografico non ho mai trovato questo trekking. Ti ringrazio se tu volessi rispondermi.
Fabrizio said on
Io l’ho fatto nel Cuba breve, è previsto da itinerario consigliato e redazionale di viaggio, ed è un gran bel viaggio! Un abbraccione Mara.