Cina: la Grande Muraglia
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Cina: la Grande Muraglia

Benvenuti, nell’articolo qui sotto vi parlo della visita alla Grande Muraglia avvenuta nel corso del viaggio “Cina in libertà” effettuato con Avventure nel Mondo nell’ottobre 2018.

La Grande Muraglia

La Grande Muraglia

Cina, Grande Muraglia: la Golden Week

La Golden Week per i cinesi è una settimana di vacanza che solitamente inizia il primo di ottobre e finisce il sette.

Istituita abbastanza di recente, con la prima edizione nell’ottobre del 1999, questa celebrazione è stata creata dal governo per commemorare la fondazione della Repubblica Popolare Cinese del 1949.

L’iniziativa mirava non solo a ricordare questo importante evento storico, ma anche a promuovere il turismo interno, incentivando le famiglie a riunirsi e a viaggiare in tutto il paese.

Questo periodo di vacanza è diventato un’occasione per milioni di cinesi di esplorare le bellezze del proprio paese, approfittando delle vacanze estive degli studenti e di agevolazioni come sconti per le autostrade e l’ingresso gratuito o ridotto nei musei.

Durante la Golden Week, molte famiglie scelgono di visitare Pechino, con le sue numerose attrazioni storiche e culturali, tra cui la Città Proibita, il Tempio del Cielo e la Piazza Tiananmen, che offrono uno spaccato affascinante della ricca eredità culturale cinese.

Inoltre, questa settimana di vacanza rappresenta un importante momento di crescita economica, poiché le attività turistiche generano significativi introiti per le imprese locali, contribuendo al miglioramento dello standard di vita nazionale.

Pechino è la principale porta di accesso alla Grande Muraglia

Pechino è considerata la principale porta di accesso alla Grande Muraglia, poiché nei suoi sobborghi si trovano diverse sezioni di questa iconica meraviglia, tra cui Badaling, Mutianyu, Jinshanling, Juyongguan, Gubeikou e Jiankou, tutte famose in tutto il mondo per la loro maestosità e importanza storica.

Queste sezioni furono costruite durante la dinastia Ming, tra il XIV e il XVII secolo, e sono straordinariamente ben conservate, offrendo uno sguardo autentico sul passato glorioso della Cina.

Badaling, la sezione più popolare, è facilmente accessibile e offre viste mozzafiato, attirando milioni di visitatori ogni anno.

Mutianyu, con le sue torri di avvistamento restaurate e il paesaggio lussureggiante circostante, è ideale per chi cerca un’esperienza più tranquilla e panoramica.

Jinshanling, nota per le sue spettacolari vedute montane, è un paradiso per gli escursionisti e i fotografi.

Ogni sezione della Grande Muraglia nei pressi di Pechino racconta una storia diversa e offre una prospettiva unica sulla storia e la cultura cinesi, rendendo la capitale non solo un punto di partenza, ma anche una destinazione imperdibile per chiunque voglia immergersi nelle meraviglie storiche della Cina.

La scelta di esplorare la Grande Muraglia di Jinshanling

Iniziando il nostro viaggio proprio a Pechino la prima settimana di ottobre, abbiamo necessariamente dovuto evitare di visitare le sezioni della Grande Muraglia più vicine alla capitale, come quelle di Badaling, Juyongguan e Mutianyu, perché in questo periodo sono affollatissime.

Le foto che ho trovato in rete danno un’idea dell’affluenza: fiumi di persone si snodano lungo i bastioni antichi, rendendo difficile apprezzare la maestosità e la serenità di questo monumento.

Invece, abbiamo deciso di esplorare le sezioni meno frequentate di Jinshanling, che offrono un’esperienza più intima e autentica.

Qui, i sentieri sono meno battuti e si può davvero percepire la grandezza e l’immensità della Muraglia, con paesaggi mozzafiato e panorami spettacolari che si estendono a perdita d’occhio.

La tranquillità di quest’area permette di immergersi nella storia e nell’architettura della dinastia Ming, godendo di momenti di riflessione e contemplazione che le sezioni più turistiche non possono offrire.

La scelta di evitare la folla ci ha permesso di vivere un’esperienza più personale e memorabile, lontano dal trambusto e vicino all’essenza storica di questa meraviglia mondiale.

Le torri di avvistamento e le mura ben conservate di Jinshanling

Jinshanling, che si trova a circa 150 km a nord-est dal centro di Pechino, è tra le sezioni più belle della Grande Muraglia, forse il percorso escursionistico più famoso per la sua architettura originale e i panorami mozzafiato.

Il nostro viaggio verso Jinshanling è stato un’esperienza memorabile: le strade molto trafficate ci hanno permesso di arrivarci solo verso le 10.30 dopo circa tre ore di guida.

Sebbene il viaggio sia stato un po’ più lungo rispetto a quello per i tratti più vicini a Pechino, il nostro sforzo è stato ampiamente ripagato.

Jinshanling, durante la Golden Week, è infatti molto meno affollata, permettendo ai visitatori di immergersi completamente nella maestosità e nella storia della Muraglia senza la distrazione delle folle.

Le torri di avvistamento e le mura ben conservate offrono uno spettacolo senza pari, mentre il paesaggio circostante, caratterizzato da colline ondulate e vegetazione lussureggiante, aggiunge un ulteriore tocco di bellezza naturale.

Questa sezione della Grande Muraglia è un vero paradiso per gli amanti delle escursioni, offrendo sentieri che si snodano attraverso scenari pittoreschi e un’opportunità unica di esplorare uno dei capolavori più iconici della Cina in relativa tranquillità.

La Grande Muraglia

Montagna Dorata

Il tratto che abbiamo visitato è segnalato come una delle parti meglio conservate della Grande Muraglia, mantenendo ancora molte delle caratteristiche originali che risalgono alla dinastia Ming.

La nostra camminata, di circa 6 chilometri, si è svolta in una giornata splendida, con un cielo azzurro limpido e una temperatura perfetta, creando le condizioni ideali per scattare tantissime foto mozzafiato.

Ogni passo lungo il percorso di Jinshanling ci ha offerto viste spettacolari e scorci suggestivi della Muraglia che si snodava sinuosa attraverso il paesaggio montuoso.

Questo tratto prende il nome dalla zona montuosa di Jinshan, che significa “Montagna Dorata,” e non è difficile capire perché: le pietre della Muraglia sembrano quasi risplendere alla luce del sole, conferendo un’aura magica al luogo.

Lungo il sentiero, abbiamo potuto ammirare torri di avvistamento, scale ripide e tratti di mura ancora intatti, sentendo il peso della storia sotto i nostri piedi.

La tranquillità e la bellezza di Jinshanling ci hanno permesso di immergerci completamente nella grandiosità di questa antica meraviglia, rendendo la nostra visita un’esperienza indimenticabile.

La Grande Muraglia
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Cina: la Grande Muraglia

La Grande Muraglia cinese è uno dei più grandi monumenti del mondo, un maestoso esempio di architettura difensiva che ancora oggi affascina visitatori ed esperti di tutto il globo.

Questo straordinario manufatto, che si snoda per migliaia di chilometri lungo colline e montagne cinesi, attraversando paesaggi variegati e mozzafiato, è circondato da una natura rigogliosa che cambia colore con le stagioni, creando scenari suggestivi e unici.

Tale bellezza ha reso la Muraglia una meta ideale non solo per i fotografi, che trovano infinite opportunità per catturare immagini spettacolari, ma anche per gli amanti della natura e della storia, che possono immergersi in un viaggio senza tempo.

Ogni pietra racconta storie di battaglie antiche, di strategie militari e di ingegneria avanzata, evocando un’epoca in cui la Grande Muraglia serviva come baluardo contro le invasioni.

Oggi, passeggiando lungo i suoi tratti ben conservati, è possibile apprezzare l’immensità e la grandiosità di questa costruzione, riflettendo sul suo ruolo cruciale nella storia della Cina e nel patrimonio culturale mondiale.

Una straordinaria struttura con una storia di 2300 anni

Si trova nella Cina Settentrionale e inizia il suo percorso con il Passo di Jiayuguan nella provincia del Gansu, estendendosi fino a Hushan nella provincia del Liaoning nel Nord-Est del paese, attraversando Pechino e numerose altre province.

Questa straordinaria struttura ha una storia di 2300 anni, ed è stata costruita e ampliata da diverse dinastie regnanti, ciascuna contribuendo a trasformarla in una delle opere difensive più imponenti e complesse del mondo.

Originariamente eretta per proteggere i confini dagli invasori, la Grande Muraglia ha subito numerose modifiche e ampliamenti, con sezioni costruite in epoche diverse, che testimoniano l’evoluzione delle tecniche di costruzione e delle strategie militari cinesi.

Oggi, lungo il suo vasto percorso, si possono ammirare diversi stili architettonici e ingegneristici, che riflettono la ricca storia culturale del paese.

Dalle possenti mura in pietra alle torri di avvistamento strategicamente posizionate, ogni tratto della Muraglia racconta una parte della storia millenaria della Cina, rendendola non solo un baluardo difensivo, ma anche un simbolo della determinazione e della resilienza del popolo cinese.

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Fu fondamentale per proteggere la Via della Seta

Il primo imperatore della dinastia Qin, Qin Shi Huang, spesso indicato come colui che ha costruito la Grande Muraglia, in realtà portò avanti progetti iniziati nei secoli precedenti.

Il suo merito principale fu quello di unificare tutte le sezioni e le fortificazioni preesistenti, consolidate dai suoi predecessori.

Qin Shi Huang consolidò i terrapieni e costruì nuove fortificazioni nella parte settentrionale per impedire le invasioni dei popoli nomadi del nord.

Durante la dinastia Han, gli imperatori successivi non solo mantennero e rafforzarono queste difese, ma estesero ulteriormente la Muraglia fino all’attuale Cina occidentale.

Questa espansione fu fondamentale per proteggere la Via della Seta, il principale corridoio commerciale che collegava la Cina con l’Occidente, garantendo la sicurezza delle carovane di mercanti che trasportavano seta, spezie e altri beni preziosi.

L’opera combinata delle dinastie Qin e Han trasformò la Grande Muraglia in una struttura monumentale, non solo come difesa militare, ma anche come baluardo economico e culturale, integrando diverse etnie e regioni sotto un’unica nazione.

Uno dei progetti di costruzione più imponenti al mondo

La costruzione della Grande Muraglia richiese saggezza e dedizione, spesso a costo di lacrime e sangue.

Molte famiglie furono separate, e molti degli operai, perlopiù soldati, contadini, prigionieri e ribelli, mandati a costruirla, morirono.

Durante i secoli di lavori effettuati dalle varie dinastie, chi perdeva la vita veniva seppellito tra le mura in costruzione, diventando parte integrante della Grande Muraglia.

Questa colossale impresa di ingegneria non è solo un monumento alla maestria architettonica, ma anche un triste promemoria del sacrificio umano che ha comportato.

È sicuramente uno dei progetti di costruzione più imponenti in termini di tempo e costi, forse il più lungo e con il più grande costo in vite umane.

La sua realizzazione ha richiesto secoli di impegno, risorse ingenti e un’incredibile forza lavoro.

Tuttavia, nonostante il tributo di vite umane e la sofferenza associata alla sua costruzione, la Grande Muraglia rimane un simbolo duraturo della resilienza e della determinazione del popolo cinese, testimoniando la loro capacità di superare immense sfide per proteggere e unificare il loro paese.

La Grande Muraglia
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Un’opera non solo di ingegneria militare ma anche di grande bellezza

L’altezza della Grande Muraglia è mediamente di 5-8 metri, dove è rimasta integra o è stata restaurata, essendo stata progettata per essere alta almeno tre volte l’altezza di un uomo.

Questa imponente altezza è ancora più impressionante nelle sezioni costruite lungo le creste delle montagne, che la fanno sembrare ancora più maestosa e inaccessibile.

Il suo design elevato non solo forniva una formidabile barriera contro gli invasori, ma permetteva anche alle sentinelle di avere una vista panoramica del paesaggio circostante, facilitando l’avvistamento di potenziali minacce.

Le torri di avvistamento, che punteggiano la Muraglia a intervalli regolari, contribuiscono ulteriormente a questa percezione di grandezza, elevandosi ancora di più sopra la struttura principale.

Questa impressionante architettura, combinata con il terreno montuoso, rende la Grande Muraglia un’opera non solo di ingegneria militare ma anche di bellezza naturale, incastonata come una corona lungo le vette della Cina settentrionale.

Un sofisticato sistema militare integrato

La Grande Muraglia non era solo una semplice barriera difensiva, ma un sofisticato sistema militare integrato che svolgeva molteplici funzioni strategiche.

Oltre alle imponenti mura che costituivano la linea principale di difesa contro gli invasori, la Muraglia era dotata di torri di avvistamento, posizionate strategicamente lungo il percorso, per sorvegliare e monitorare l’area circostante.

Queste torri non solo offrivano un campo visivo esteso, consentendo di individuare movimenti nemici a distanza, ma servivano anche da punti di osservazione e segnalazione per le comunicazioni militari e civili.

Inoltre, all’interno del sistema murario erano presenti fortezze, che fungevano da punti di comando e di logistica per le truppe, permettendo di coordinare le difese e di rifornire le guarnigioni lungo tutto il percorso della Muraglia.

Questa complessa infrastruttura non solo garantiva la sicurezza dei confini cinesi, ma anche facilitava il controllo del territorio e delle vie di comunicazione cruciali per il commercio e la difesa.

La Grande Muraglia, quindi, rappresenta non solo un capolavoro architettonico, ma anche un monumento alla ingegnosità militare e organizzativa delle antiche dinastie cinesi, testimonianza della loro capacità di proteggere e governare un vasto impero.

Durante la dinastia Ming (1368–1644), la Grande Muraglia fu ricostruita per essere più forte e più sofisticata grazie a migliori tecniche di costruzione.

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Misure concrete per preservare questo patrimonio mondiale

A causa dell’incuria e dell’erosione naturale, circa il 30% della Grande Muraglia è scomparso, equivalente a circa 2.000 chilometri di struttura originale.

Questa perdita significativa ha spinto il governo cinese ad adottare misure concrete per proteggere e preservare questo patrimonio mondiale.

Sono state promulgate leggi specifiche volte a garantire la conservazione della Muraglia, stabilendo regole rigorose per il suo utilizzo e protezione.

Inoltre, sono stati istituiti fondi dedicati al restauro e alla manutenzione, assicurando che le sezioni ancora rimaste siano stabilizzate, restaurate e preservate per le generazioni future.

Il programma di restauro non si limita solo al ripristino delle parti danneggiate, ma include anche misure preventive per proteggere la Muraglia dagli agenti atmosferici, dall’erosione e dall’azione umana.

Questi sforzi riflettono l’impegno del governo cinese nel salvaguardare non solo un monumento storico di importanza globale, ma anche un simbolo intramontabile della cultura e della grandezza della Cina antica.

La conservazione della Grande Muraglia non è solo un dovere verso la storia, ma anche un investimento nel patrimonio culturale mondiale, garantendo che questo capolavoro architettonico continui a ispirare e a incantare le generazioni future.

È l’incarnazione tangibile di una nazione

La Grande Muraglia è molto più di una semplice struttura di pietra che si estende per chilometri attraverso i paesaggi mozzafiato della Cina.

È l’incarnazione tangibile di una nazione che guarda al suo passato glorioso e proietta la sua grandezza nel futuro.

Simbolo indiscusso della cultura millenaria cinese, la muraglia incarna non solo il suo magnifico patrimonio architettonico, ma anche un’ineguagliabile determinazione nel superare sfide monumentali.

Attraverso i secoli, è rimasta un faro di orgoglio nazionale, un testimone silenzioso delle imprese titaniche e della tenacia del popolo cinese.

La sua maestosità non è solo nella sua costruzione fisica, ma nella sua capacità di raccontare storie di innovazione tecnologica e di visione strategica avanzata.

Ogni pietra racconta di un’epoca in cui l’ingegno umano si è fuso con la natura, creando un’opera monumentale che continua a ispirare ammirazione e meraviglia in tutto il mondo.

Un patrimonio universale riconosciuto dall’UNESCO

La Grande Muraglia non è solo un simbolo nazionale della Cina, ma una meraviglia che attira visitatori da tutto il mondo con la sua grandezza epica e la sua storia millenaria.

Ogni pietra di questa struttura imponente racconta storie di battaglie antiche, di imperatori che hanno plasmato la storia e di ingegneri che hanno superato ostacoli incredibili.

Essa incarna non solo l’orgoglio della nazione cinese, ma anche la sua capacità di realizzare progetti che resistono al passare del tempo e che sono diventati un patrimonio universale riconosciuto dall’UNESCO.

Essere annoverata tra “Le nuove sette meraviglie del mondo” è un tributo alla sua importanza globale e alla sua bellezza senza tempo.

Visitare la Grande Muraglia è immergersi non solo in un’esperienza turistica, ma in un viaggio attraverso secoli di storia umana e di realizzazioni straordinarie.

Il celebre detto di Mao Zedong

Mao Zedong una volta disse “Non sei un vero eroe se non sali sulla Grande Muraglia” (“不到长城非好汉”).

Questo celebre detto di Mao incarna profondamente il significato culturale e storico della Grande Muraglia per il popolo cinese.

È più di una semplice barriera fisica; è un simbolo di resilienza e determinazione che ha ispirato generazioni di cinesi a superare sfide e ad affrontare i propri limiti con coraggio.

Salire sulla Grande Muraglia non è solo un gesto di conquista fisica, ma anche un’esperienza che connette ogni visitatore con la storia immensa di un paese che ha plasmato il corso della civiltà.

È un richiamo alla grandezza degli eroi del passato che hanno difeso la loro terra e la loro cultura con vigore indomito.

Mao Zedong, con questa frase incisiva, ha ribadito l’importanza di abbracciare le sfide con determinazione e di trarre ispirazione dalla maestosità e dall’antica saggezza rappresentata dalla Grande Muraglia.

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La Grande Muraglia

Ho pubblicato altri articoli sul viaggio Cina in libertà dell’ottobre 2018: Cina: Pingyao

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Bellissimo vedere così libera la grande muraglia. Noi siamo stati in Cina a ottobre 2019 e abbiamo percorso il tratto più vicino a Pechino. A presto!

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