Mangystau: il “Tiramisù”
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Mangystau: il “Tiramisù”

Benvenuti, nell’articolo qui sotto vi parlo della visita a Kyzylkup, luogo chiamato anche “Mangystau Tiramisù” avvenuta nel corso del viaggio in Kazakistan MANGYSTAU UZBEK effettuato con Avventure nel Mondo nei mesi di settembre-ottobre 2023.

Mangystau: il "Tiramisù"
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Mangystau: il "Tiramisù"
Mangystau: il "Tiramisù"

Dove si trova il Mangystau “Tiramisù”

Il Tratto di Kyzylkup, soprannominato “Tiramisù”, è un insieme di vivaci colline con strati che vanno dal rosso al bianco che si estendono nel Mangystau, un’area desertica del Kazakistan occidentale che si estende per circa 400 chilometri dalla costa del Mar Caspio al confine con l’Uzbekistan.

Gran parte dell’area è coperta da depressioni che scendono fino a 70 metri sotto il livello del mare. Questo territorio si presenta come un fantastico ambiente lunare, ricco di stranezze geologiche che affascinano chiunque abbia la fortuna di esplorarlo. Le lande desertiche si alternano a profonde gole, imponenti torri di roccia e laghi salati, creando uno spettacolo naturale di rara bellezza.

Frequentato da pochissimi turisti, il Mangistau offre un’esperienza di isolamento e meraviglia. I visitatori si trovano spesso stupiti davanti a queste vere e proprie meraviglie della natura, oppure restano sbigottiti sotto un incredibile cielo stellato, privo di inquinamento luminoso.

Centinaia di milioni di anni fa, questa regione formava il fondo della Tetide, un antico oceano mesozoico. I graduali cambiamenti del livello del mare nel corso dei millenni hanno scolpito uno straordinario paesaggio, ricco di sedimenti calcarei e salini dai colori contrastanti. Questi sedimenti sono stati modellati dall’azione incessante dell’acqua e del vento, creando formazioni uniche che raccontano la storia geologica del pianeta.

Ogni angolo del Mangistau rivela un pezzo di questa storia, incastonata nelle rocce e nei crateri, facendo di questa regione un autentico museo a cielo aperto.

Mangystau: il "Tiramisù"
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Esplorare il Mangystau: un’avventura tra fuoristrada e tende sotto le stelle

Ci si sposta con dei fuoristrada per visitare i posti più belli, e ogni sera si prepara il campo tendato. Questo tipo di viaggio è particolare, destinato a chi ama il deserto e desidera avvicinarsi a una natura estrema e ancora poco conosciuta.

Per chi avesse intenzione di sceglierlo come prossima meta, preciso che sui fuoristrada si viaggia in tre partecipanti più l’autista. Personalmente, avendo recentemente viaggiato in quattro più l’autista durante un viaggio nella Puna, ho apprezzato tantissimo questa scelta che garantisce maggiore comodità e spazio. Le tende le abbiamo sempre montate e smontate noi stessi, ma è un’operazione davvero semplice e relativamente rapida.

A proposito delle tende, segnalo alle coppie che le doppie sono troppo piccole: è opportuno scegliere le singole se si vuole tenere anche i bagagli in tenda, assicurandosi così un riposo più confortevole.

Ricordo in particolare l’arrivo a Kyzylkup al tramonto, dove, dopo un percorso molto suggestivo tra gole scavate dall’acqua nel corso dei millenni, abbiamo allestito il campo ai piedi di queste colline. Prima di sistemarci, siamo saliti sulle creste per osservare questa meraviglia della natura durante la golden hour. Le luci calde del tramonto rendevano il paesaggio ancora più magico, un’esperienza che resta impressa nella memoria e che rappresenta uno dei momenti culminanti di questo straordinario viaggio.

Mangystau: il "Tiramisù"
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L’appellativo di “Tiramisù” di questa zona del Mangystau

Sinceramente non so se siamo solo noi di Avventure a identificare l’area di Kyzylkup con l’appellativo di “tiramisù”. Pare che i primi a usare questo nome siano stati proprio un coordinatore e il corrispondente che, non ricordando il nome Kyzylkup, hanno deciso di chiamare così la zona a causa dei colori che la caratterizzano, richiamando alla mente il famoso dolce italiano.

Le colline di quest’area sono infatti costituite da antichi sedimenti marini nei quali l’erosione ha messo in evidenza i diversi strati di cui sono composte, rivelando una straordinaria tavolozza di colori. Dal marrone al rosso, passando per tutte le tonalità di ocra fino al bianco, questi strati raccontano una storia geologica millenaria.

È proprio questa gamma cromatica che ricorda il dolce stratificato, con i suoi toni ricchi e vari, che ha ispirato il soprannome. Ogni strato rappresenta un’epoca passata, offrendo ai visitatori un viaggio non solo nello spazio, ma anche nel tempo, attraverso un paesaggio che sembra uscito da un quadro.

Mangystau: il "Tiramisu"
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Mangystau “Tiramisù”: le foto dal drone

Alcune delle foto che pubblico qui di seguito le ho scattate con il drone. Per chi programma di fare come me il viaggio “Mangystau Uzbek”, mi corre l’obbligo di sottolineare che, mentre nel Mangystau è possibile usare il drone, in Uzbekistan è assolutamente vietato averlo con sé.

Fortunatamente, parallelo al nostro “Mangystau Uzbek” c’era un altro viaggio organizzato da Avventure, il “Mangystau 4×4”, che rientrava in Italia. Devo ringraziare di cuore Alessio, che si è gentilmente offerto di riportare a Milano il mio drone, e Maria Chiara e Stefano, che me l’hanno riconsegnato al mio ritorno. Questo gesto di collaborazione e aiuto tra viaggiatori è stato fondamentale per permettermi di catturare immagini straordinarie del paesaggio del Mangystau, senza incorrere in problemi legali durante la parte uzbeka del viaggio.

Le foto aeree che ho potuto scattare grazie al drone offrono una prospettiva unica sulle meraviglie di questa terra, evidenziando la vastità e la bellezza mozzafiato di questi luoghi remoti e affascinanti.

Mangystau: il "Tiramisu"
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pubblicando mangystau mi hai fatto un regalo bellissimo. Ho letto il racconto di Mary Novati e dice di aver visto tanti fossili. Paesaggi indescrivibili e ti invidio per i fossili

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